Un mese....
A me pare qualche giorno. Questo vuol dire che anche i prossimi tre mesi passeranno così veloce? Ho già il magone...
Che dire di questo mese?
Che il francese è facile da parlare... se non parli con un francese.
Che i rapporti a distanza con i genitori sono difficili da gestire almeno quanto quelli a vicinanza.
Che svegliarsi alla mattina è dura... ma l'idea di non dover andare al liceo e di essere a Parigi aiuta fortemente.
Che ogni giorno fa sempre più freddo, cazzo!
Che devo iniziare a imparare a cucinare qualcosa che non sia pasta.
Che la lavanderia a gettoni è facile da utilizzare... se la sai utilizzare.
Che fare la spesa non è il tuo forte, Leo.
Che stai conoscendo molte più persone di quante ti saresti mai aspettato.
Che i francesi quando vogliono far capire al loro governo che la risposta è NO, mandano in malora l'intera Francia.
Che Amsterdam non è poi così lontana da Parigi...
Che neanche Londra è così lontana da Parigi.
Che i mezzi di trasporto che hanno qui noi italiani ce li possiamo solo sognare.
Che Parigi è una città stupenda, ogni quartiere sembra una piccola città a parte, puoi passare le ore seduto al tavolo di un qualsiasi bar-brasserie senza che nessuno ti rompa le scatole (ancora mi ricordo quel simpatico proprietario di quel simpatico bar stracostoso che oltre a derubarci di parecchi denari per un mediocre panino, dopo mezz'ora ha iniziato a guardarci male e ad imprecare perché non ce ne andavamo - Roma 2007), in una giornata parli due o tre lingue, anche nello stesso discorso, o peggio, nella stessa frase, creando parecchia confusione sia a te che all'interlocutore. I tuoi amici ti mancano, casa tua pure, ma ti rendi conto che hai fatto la scelta giusta e se tornassi indietro la rifaresti ancora più convinto e motivato, e ringrazi ogni giorno chi ti ha permesso di poter intraprendere questa piccola avventura.
Grazie a mamma e a papà, che malgrado le difficoltà a comunicare serenamente a causa di diverse concezioni della parola "comunicare", hanno reso possibile tutto questo.
Concludo anche con un bel grazie al cazzo al Liceo Linguistico G. Da Vigo che malgrado cinque anni di inculcamento forzato di francese non è riuscito ad insegnarmi a PARLARLO, il francese.